Tra le varie metodologie di digital marketing quella che negli ultimi anni si è affermata con vigore è l’inbound marketing. Questa metodologia, rispetto a quelle più tradizionali come pubblicità, banner e altri metodi che puntano ad interrompere periodicamente un’ampia audience per attirarne l’attenzione (outbound marketing), non mette più al centro il brand e i suoi prodotti, ma sposta il focus sul cliente e i suoi bisogni.
La voglio fare semplice. Per cui in questo articolo ti spiego in breve di cosa parliamo quando diciamo inbound marketing.
Contenuti
Cos’è l’inbound marketing
L’inbound marketing è una metodologia di marketing digitale focalizzata sull’attirare persone interessate in modo naturale, per trasformarle prima in contatti e poi in clienti affezionati.
Non è il brand ad andare alla ricerca di nuovi clienti, ma sono i potenziali clienti a trovare il brand.
Vuoi sapere come? Te lo dico subito spiegandoti gli assiomi fondamentali.
Contenuti, contenuti, e ancora contenuti
L’elemento centrale dell’Inbound Marketing sono i contenuti. Anziché soffermarsi sul messaggio promozionale, lo slogan o la vendita, l’obiettivo è quello di offrire in primis contenuti di valore per suscitare curiosità, interesse, fiducia e fedeltà.
Pertanto l’inbound marketing opera lungo tutto il percorso di acquisto con messaggi e contenuti differenziati che accompagnino le persone nei diversi passaggi: dal prendere confidenza con il brand a diventarne fedele sostenitore, passando per la fase di interesse e considerazione e la fase di acquisto.

E quindi? Si butta l’amo e si aspetta?
Assolutamente no! Per funzionare l’inbound marketing ha bisogno di essere ben pianificato ed attuato!
4 passaggi fondamentali
La strategia e gli strumenti dipendono dai casi specifici, dato che ogni settore ha le proprie regole e le situazioni sono uniche, ma posso dirti che i passaggi sono più o meno i seguenti:
1. Analisi
Occorre innanzi tutto definire e conoscere il proprio pubblico target, per capire i suoi bisogni e le sue abitudini.
2. Touch point e brand awareness
Occorre presidiare in modo coerente e con costanza i canali attraverso i quali è molto probabile che i potenziali clienti entrino in contatto con noi.
3. Lead generation
Occorre definire quali contenuti possono attirare la loro attenzione ed essere utili a soddisfare un loro bisogno specifico, e offrirli gratuitamente richiedendo semplicemente i dati di contatto, come l’email.
4. Lead nurturing
Una volta entrati in contatto occorre continuare a offrire attenzioni e contributi di valore, per farci conoscere ancora meglio e quindi far sì che i potenziali clienti scelgano proprio il nostro prodotto o servizio per soddisfare i loro bisogni.
Un esempio?
Per applicare l’inbound marketing possiamo prevedere un sito web con articoli interessanti e ottimizzati in ottica SEO per attirare visitatori in target, dei form di contatto per richiedere risorse gratuite specifiche (es. una guida da scaricare) e una strategia di email marketing ben pensata per rimanere in contatto.
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