Come definire la struttura del tuo sito web

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Ho notato che le piccole e medie imprese o i professionisti fanno spesso un errore quando decidono di creare un sito web per la loro attività.

Hanno già individuato dei siti web a cui ispirarsi e hanno già in mente come dovrà apparire, mi chiedono subito di vedere qualche bozza o dei mockup e non vedono l’ora di metterlo online.

Ti trovi anche tu in questa condizione?

Apprezzo sempre l’entusiasmo e la partecipazione propositiva, ma per come la vedo io, il design grafico è una fase secondaria del processo di creazione di un sito web.

In primis ci deve essere un’attenta fase di progettazione, che non ha tanto a che fare con i colori, i font e gli effetti speciali, ma riguarda soprattutto la definizione degli obiettivi e la progettazione di una struttura che possa concorrere al loro raggiungimento.

Definire gli obiettivi porta infatti all’individuazione di contenuti coerenti e la domanda successiva è: come organizzare questi contenuti per migliorare le performance del sito in termini di posizionamento e navigabilità?

In questo articolo voglio spiegarti perché è importante organizzare i contenuti del tuo sito web in maniera logica e quali sono le attività e gli elementi a cui prestare molta attenzione.

Non si tratta infatti di una questione da poco se si vuole ottenere un sito web davvero funzionale, e richiede in realtà un’accurata valutazione.

Cos’è l’architettura dell’informazione e perché è importante

Al di là della sua funzione all’interno di una strategia di comunicazione e marketing e al di là dei suoi obiettivi sottostanti, un sito web è innanzi tutto un contenitore di informazioni.

Informazioni che devono essere presentate in modo da renderle accessibili, comprensibili e fruibili, proprio per permettere al sito web di servire l’obiettivo per cui è stato creato.

Organizzare le informazioni non è affatto un’impresa banale: si rischia di dare troppe cose per scontato, di creare percorsi di accesso alle informazioni troppo contorti, o di non rendere chiari i significati e gli insiemi.

Proprio a questo si dedica l’architettura dell’informazione che, seguendo le definizioni proposte da Luca Rosati, possiamo inquadrare come quella disciplina che si occupa di progettare i modi con cui le persone possono trovare, comprendere, scambiare e gestire l’informazione all’interno di uno spazio complesso, sia fisico che digitale.

Pertanto, l’architettura dell’informazione può essere applicata a svariati ambiti, come l’organizzazione di una biblioteca, di un supermercato, di un museo e anche di un sito web.

Progettare un sito web in quest’ottica offre almeno due vantaggi in grado di fare una grande differenza per il suo successo. Per questo è importante pensare attentamente a come organizzare i contenuti e pianificare fin da subito tutti gli aspetti che vedremo più avanti.

Vantaggi per la SEO

In primo luogo, l’architettura dell’informazione è fondamentale dal punto di vista dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).

Siamo spesso abituati a parlare di SEO in termini di prestazioni tecniche, parole chiave e formattazione dei testi. Ma in realtà molo parte dalla struttura semantica di un sito web, ossia dall’organizzazione logica delle pagine e dalla classificazione e marcatura dei contenuti.

Per quale motivo?

Be’ sostanzialmente ciò è dovuto a come funzionano i motori di ricerca come Google.

I motori di ricerca, per indicizzare e posizionare il nostro sito web nelle loro pagine dei risultati, devono innanzi tutto visitarlo e comprenderlo, ossia scansionarlo. Un sito ben organizzato agevola questa scansione, permettendo ai motori di ricerca di percorrere tutte le strade che conducono ai nostri contenuti e di capirne il significato e la rilevanza.

Questo chiaramente non vale solo per l’algoritmo di Google, ma anche e soprattutto per i visitatori. E questo ci porta al secondo vantaggio.

Vantaggi per la UX

Un visitatore può arrivare all’interno del nostro sito web per svariati scopi: informarsi, intrattenersi o fare un acquisto. Tutto ciò dovrebbe avvenire nel modo più semplice possibile per evitare di rendere l’esperienza frustrante e spingere il visitatore ad abbandonare il sito e non tornare mai più.

In pratica, qualsiasi cosa voglia fare il visitatore nel nostro sito web, dobbiamo consentirgli di farlo con il minimo sforzo cognitivo. Pertanto tutte le informazioni devono essere facilmente accessibili e i percorsi da intraprendere per raggiungerle devono essere brevi, fluidi e intuitivi.

Migliore sarà la navigazione del sito web, migliore sarà l’esperienza dell’utente e, quindi, anche la sua percezione del nostro brand.

Come creare una struttura logica e funzionale

Una volta compresa l’importanza dell’architettura dell’informazione per un sito web di successo, è fondamentale capire come metterla in pratica.

Ci sono alcune attività chiave da svolgere per progettare innanzi tutto una buona struttura.

Vediamole insieme.

Identifica i temi principali e le parole chiave

Per creare una struttura logica e funzionale, è importante identificare gli argomenti principali che rappresentano il contenuto del tuo sito web, ossia i temi attinenti alla tua attività e di interesse per il tuo pubblico.

Sulla base di questi temi, bisogna poi individuare le parole chiave che consentiranno agli algoritmi di comprendere lo scopo del tuo sito web e di valutare la pertinenza e la rilevanza dei tuoi contenuti con le ricerche effettuate dagli utenti.

Questo passaggio è essenziale per definire le macroaree e i sottoinsiemi da inserire in una una struttura organizzata e coerente.

Definisci la gerarchia e i collegamenti delle pagine

Se ben identificate, queste macroaree e i loro sottoinsiemi daranno naturalmente origine ad una struttura gerarchica: la struttura ideale per una buona architettura dell’informazione di un sito web.

Spesso si parla infatti di struttura ad albero o piramidale, per indicare una struttura profonda che partendo dal generale arriva al particolare: dal tronco si passa ai rami principali e poi ai rami più piccoli per arrivare alle foglie, oppure, dal vertice si scende via via fino alla base.

In ogni caso, la home-page è il punto di partenza (il tronco o il vertice) da cui è possibile raggiungere le altre pagine di primo livello (i tronchi principali o la metà della piramide) dalle quali, a loro volta, è possibile raggiungere altre pagine di secondo livello e così via (i rami più piccoli, le foglie, o la base della piramide).

Ovviamente i collegamenti tra le pagine non sono sempre solo di tipo gerarchico, ci possono essere collegamenti all’indietro, incrociati, multipli, ecc. Tuttavia è importante mantenere una struttura più semplice e logica possibile, che permetta ai tuoi visitatori di raggiungere in pochi click ogni pagina del sito e spostarsi da una sezione all’altra senza sentirsi confusi o disorientati.

Ecco un esempio della struttura che ho scelto per il mio sito web. Non si tratta di una struttura molto complessa e profonda dato che è un sito di una professionista, ma aiuta a rappresentare graficamente quanto detto finora.

Immagine che evidenzia una rappresentazione della struttura gerarchica di un sito web
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La home-page è il top-level, la pagina di ingresso a tutti i miei contenuti. Gli elementi chiave, ossia la biografia, i servizi offerti, i contatti e il blog, sono le pagine di primo livello accessibili dalla home, non solo attraverso il menu di navigazione, ma anche lungo le sezioni della home, secondo l’ordine di importanza che ho deciso di attribuirgli.

Come vedi, inoltre, dalla pagina generale dei servizi è possibile raggiungere le pagine di secondo livello, ossia le pagine dettagliate che descrivono ciascun servizio. Proprio questi ultimi, infine, rappresentano gli argomenti principali del mio blog, ossia le categorie degli articoli.

Elabora la tassonomia: categorie, sottocategorie e tag

La tassonomia è la classificazione delle informazioni all’interno del sito web ed è essenziale nei blog e negli e-commerce per organizzare e raggruppare i contenuti.

A mio avviso, una tassonomia funzionale deve essere ordinata, coerente e limitata al necessario. In pratica:

  • non deve lasciare nessun prodotto o articolo senza una classificazione;
  • deve evitare che un singolo prodotto o articolo ricada sotto troppi raggruppamenti;
  • deve evitare che anche un solo raggruppamento resti vuoto o semivuoto.

Non si tratta quindi solo di classificare i temi principali e i loro sottoinsiemi, ma bisogna anche riflettere bene sui criteri di classificazione. A tale scopo ti suggerisco questo interessantissimo caso studio sul sito web di IKEA.

Ad ogni modo, ci sono tre livelli di organizzazione che puoi usare per definire una buona tassonomia: le categorie, le sottocategorie e i tag.

Le categorie sono i gruppi principali di contenuti, mentre le sottocategorie sviluppano al loro interno le categorie suddividendole in sottogruppi più ristretti e particolari. Chiaramente alcuni argomenti possono riferirsi a più categorie e sottocategorie e per questo puoi usare i tag, ossia delle classificazioni molto specifiche e trasversali.

Facciamo un esempio pratico. Un produttore di caffè potrebbe classificare i suoi prodotti in vari modi. Poniamo il caso che scelga di classificare il suo prodotto in base alla modalità di preparazione di una tazzina di espresso, individuando così le categorie ‘Caffè in grani’ e ‘Caffè macinati’. Quest’ultima categoria, in particolare, potrebbe essere suddivisa in sottocategorie bastae sul tipo di confezionamento, ad esempio: ‘Cialde’, ‘Capsule’ e ‘Barattoli’. Infine i caffè in grani e i caffè macinati potrebbero essere accomunati dal tipo di miscela o dalla provenienza dei chicchi e in tal caso si potrebbero creare i tag ‘Arabica’, ‘Robusta’, ‘Etiopia’, ‘Brasile’, ecc.

È utile precisare che, in ottica SEO, le categorie sono molto importanti per i motori di ricerca e concorrono al posizionamento del sito web, mentre i tag giocano un ruolo minore in tal senso, ma svolgono una funzione chiave in ottica di User Experience, dato che sono estremamente utili per permettere ai visitatori di trovare immediatamente ciò che vogliono.

Come ottimizzare la navigazione

Una volta definita una una struttura logica e funzionale, devi prestare attenzione a quegli elementi che fungono da navigatore per muoversi all’interno di questa struttura.

Ecco quali sono.

Menu

In primo luogo, il menu è uno dei principali strumenti di navigazione del sito. Perciò deve essere ben organizzato e intuitivo, con una struttura che rispecchi la gerarchia delle pagine e che consenta ai visitatori di trovare facilmente le sezioni principali e le sotto-sezioni.

Il menu deve essere sempre accessibile, perciò deve essere inserito nella barra di intestazione in alto (header) e, opzionalmente, anche nel piè di pagina (footer). In questo modo il menu comparirà in tutte le pagine del sito web. A tale scopo, una pratica molto in voga negli ultimi tempi, è quella di creare degli header fissi, che restano sempre visibili sullo schermo anche se il visitatore scrolla la pagina verso il basso.

Nel caso di siti web molto complessi è consigliabile usare i mega menu a tendina, oppure creare dei menu secondari. In ogni caso bisogna etichettare le voci in modo che siamo facilmente distinguibili e comprensibili.

Struttura degli URL

La struttura degli URL, ossia gli indirizzi web dei contenuti, è un altro elemento importante per ottimizzare la navigazione. La struttura degli URL deve essere chiara e descrittiva, in modo che i visitatori possano comprendere facilmente dove si trovano e cosa stanno visualizzando.

Questo è anche importante per la SEO, in quanto gli URL descrittivi aiutano i motori di ricerca a comprendere il contenuto della pagina.

Da evitare pertanto gli URL numerici e pieni di simboli.

Esempio di un URL non descrittivo (sconsigliato) e di un URL descrittivo (consigliato)
I consigli di Google

Anchor text descrittivi

Gli anchor text sono sostanzialmente le etichette dei link ipertestuali, ovvero il testo cliccabile che viene utilizzato per collegare le diverse pagine del sito.

È importante che anche questi elementi siano descrittivi in modo che i visitatori sappiano esattamente dove verranno indirizzati cliccando sul link.

In questo articolo, ad esempio, sono presenti achor text descrittivi che rimandano a risorse interne o esterne di cui puoi facilmente intuire il contenuto.

Breadcrumb

I breadcrumb, traducibili letteralmente come “briciole di pane”, sono un’altra importante funzionalità che consente ai visitatori di comprendere il percorso di navigazione tramite cui si giunge alla pagina in cui si trovano.

Si tratta di quella sequenza orizzontale di link, in genere scritti in piccolo e posizionati nella parte superiore della pagina che, da una parte mettono in evidenza la gerarchia dei contenuti e, dall’altra, permettono ai visitatori di spostarsi rapidamente all’interno del percorso.

Una schermata del sito IKEA in cui si mette in luce un tipico esempio di breadcrumb
Ecco Il breadcrumb della libreria Billy di IKEA

Barra di ricerca

Infine, una barra di ricerca ben visibile e facile da usare è sempre molto utile per i visitatori, soprattutto se stanno cercando informazioni molto specifiche o se il sito ha molte pagine.

La barra di ricerca dovrebbe essere posizionata in modo prominente e dovrebbe essere accompagnata da un messaggio che invita il visitatore a digitare ciò che sta cercando.

Considerazioni finali

Arrivati fin qui, spero avrai compreso che la creazione di un sito web coinvolge molte fasi diverse e la progettazione è una parte fondamentale di questo processo.

La progettazione permette di definire non solo l’aspetto, ma anche e soprattutto l’organizzazione delle informazioni che saranno presenti sul sito, questione da non sottovalutare per creare un sito web facile da navigare, intuitivo e accattivante per gli utenti, e ottenere così un potente strumento per promuovere un’attività o un’idea.

Perciò, prima di dire “voglio un sito come questo”, via con l’analisi, i briefing e le mappe concettuali!

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Sofia Silva Fonseca

Sono una web strategist freelance di base a Roma. Accompagno imprese e professionisti a crescere online in modo razionale! Cioé senza lasciare nulla al caso, né a fantomatiche formule magiche o scorciatoie, ma compiendo i passi giusti e personalizzati, secondo una visione di insieme funzionale a raggiungere i propri obiettivi di business.

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